Shiatsu: una disciplina integrativa

Lo Shiatsu non è una tecnica sanitaria o terapeutica in senso stretto, non si pone come obiettivo la cura di sintomi o malattie di pertinenza medica, ma anni di esperienza hanno evidenziato la sua efficacia in termini di promozione del benessere psicofisico, di attivazione delle potenzialità personali e di sostegno al disagio. Questo, da un lato, ha fatto aumentare le persone che si rivolgevano agli operatori e dall'altro ha spinto figure professionali diverse a cercare di far interagire tra loro diversi approcci alla salute.

Non si tratta semplicemente di mandare qualcuno a farsi fare dei trattamenti e vedere che giovamento ne ottiene, ma qualcosa di più sinergico, ossia collaborare in senso stretto costruendo attorno a chi sta male una rete di sostegno che accolga il disagio in modo globale e che sappia valorizzare le specificità individuali.

Lo Shiatsu, agendo a livello energetico, permette di sostenere l'individuo a livello sia fisico che emotivo, inoltre lo induce a divenire consapevole delle proprie risorse, delle proprie scelte e dei messaggi che riceve dal corpo, permettendogli così di diventare protagonista del suo processo di cambiamento.

Per questo, lo Shiatsu, si integra bene con altre discipline o terapie. Durante la mia esperienza di operatore mi sono accorto di come il lavoro svolto con alcune persone faceva emergere, trattamento dopo trattamento, l'esigenza del ricevente di verbalizzare il proprio vissuto emotivo col quale veniva sempre più in contatto. Ad esempio l'abbinamento con un percorso di psicoterapia collaterale o successivo ai trattamenti ha rappresentato un ulteriore sostegno che ha permesso a queste persone di superare in modo più completo disagi e disturbi e/o a sciogliere i grovigli nei quali la loro vita si era impigliata. E' stato molto significativo avere riscontro su come i trattamenti stimolavano dei passaggi importanti all'interno della psicoterapia e, viceversa, come mutava il quadro energetico in seguito al lavoro svolto con la psicologa.

La spinta a ricercare figure professionali con cui collaborare è aumentata in virtù del ritorno positivo dato dai riceventi (pazienti per chi opera in campo sanitario) che si sono sentiti meglio supportati da una sorte di rete di sostegno creata ad hoc per loro. Inoltre il mio interesse cresce di giorno in giorno trovando sempre più punti di contatto e di condivisione con discipline più o meno diverse e questo anche grazie all'apertura dimostrata da operatori che praticano professioni sì differenti ma che mettono al centro della loro azione l'individuo nella sua globalità e la sua relazione col mondo esterno (vedi osteopatia, omeopatia, agopuntura e psicosomatica).

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